Il progetto della nuova Ambasciata d’Italia a Berlino, a cura degli architetti Albert Speer e Friedrich Hetzelt ,risale al 1938, la sua costruzione inizia nel 1939 e termina nel 1943. Mai utilizzata. Gli eventi bellici fanno si che il palazzo resti in abbandono fino al 2003 quando viene ristrutturato da ARCAS. Nei piani di ricostruzione di Berlino, capitale del Reich, l’architetto Albert Speer destina un posto di particolare rilievo alla rappresentanza diplomatica Italiana situata nel quartiere di Tiergarten.
Ma le distruzioni della guerra prima , e in seguito lo spostamento della capitale a Bonn e l’innalzamento del Muro nel 1961, fanno si che l’imponente edificio, le cui facciate sono ispirate al modello del palazzo Romano non entri nel vivo delle sue funzioni che nel 2003. La pianta dell’edificio consta di una superficie di circa 10.000 metri quadrati. La facciata principale, in stile rinascimentale e dai rivestimenti in travertino romano, è orientata verso il Tiergarten ed è suddivisa in tre assi. E’ dominata da una zona mediana avanzata e un portico con sei colonne. Nel 1999 l’Arcas S.p.A. prende parte all’esecuzione dei lavori relativi alle opere civili, strutturali, impianti, restauri per la ristrutturazione dell’Ambasciata d’Italia a Berlino.